Emergenza COVID-19 come è stato potenziato Varcare la Soglia

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Programma Varcare La Soglia, contro la povertà delle famiglie in Italia: come l’intervento si è modificato a seguito dell’emergenza Covid-19

In questa situazione di emergenza da Coronavirus è indispensabile dedicare ancor di più attenzione e cura alle famiglie seguite nel programma “Varcare La Soglia” (periferie della città di Palermo, Catanzaro, Napoli, Milano e Genova), le quali già vivono in situazioni di disagio: genitori vulnerabili, non occupati, disoccupati, lavoro in nero o precario.

La volontà è di garantire e mantenere opportunità educative per i ragazzi vulnerabili delle periferie nelle città dove siamo presenti con il programma e alle loro famiglie, proprio in questo momento in cui situazioni di isolamento prolungato possono accentuare ulteriori stati di disagio e di emarginazione. Per i bambini, infatti, che vivono in questi contesti, familiari e territoriali, la chiusura degli istituti scolastici e il non dover frequentare i luoghi di aggregazione può diventare sempre di più possibilità di emarginazione ed isolamento e di aumento della povertà educativa.

Per questo, le équipe educative sono operative, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, per garantire un sostegno continuativo a tutti i bambini e alle loro famiglie, attraverso le opportunità offerte dalle reti digitali.

La strategia articolata sulla triade cittadinanzafamigliabambino resta attiva e le attività che oggi stiamo portando avanti seguono tutte le indicazioni previste dal DPCM del 09 marzo 2020 e precedenti (sui temi delle Misure urgenti di contenimento del contagio del virus COVID-19).

Tutte le attività sono condotte nel pieno rispetto delle indicazioni previste dal DPCMvis à vis, secondo il rapporto 1 a 1 (sia bambini e adulti), oppure, qualora non dovesse essere possibile, tramite l’utilizzo di  supporti digitali come WhatApp (videochiamate, video interattivi, gruppi WhatsApp mediati dagli educatori), Skype e chiamate telefoniche.

Nello specifico:

  • vista l’impossibilità di incontrarsi in gruppo, le attività pensate per la creazione della ”comunità educante” procedono col mantenimento dei contatti già presi per città, in un’ottica di cura della rete creata, tramite aggiornamenti periodici via skype e/o email. L’intenzione è di creare, insieme agli attori coinvolti per questa attività, un contenitore di idee partecipato nella forma di newsletter, schede informative, ecc.
  • continuità educativa a favore della genitorialità, sostenendo le famiglie anche nella riorganizzazione familiare in seguito alla chiusura delle scuole, attraverso colloqui, sia telefonici o utilizzando videochiamate con WhatsApp che in presenza in modalità one to one, anche su azioni informative sui comportamenti da tenere per la prevenzione sanitaria e/o per l’eventuale procedura da seguire in caso di casi di influenza in famiglia;
  • Le équipe di ogni città continuano a perseguire l’obiettivo di costruzione della resilienza del nucleo famigliare. Gli incontri seguono i temi già presenti nel progetto (nurturant caregiving, material caregiving, social caregiving, didacting caregiving, problem solving) e sono calati nella situazione presente, in modo da fornire un orientamento al nucleo familiare sulla gestione dei figli in casa. Le équipe, inoltre, strutturano dei vademecum su come organizzare la giornata familiare con i propri figli e garantiscono un sostegno educativo continuo. Particolare attenzione è dedicata al contenimento di stati di ansia e depressione: sono realizzati brevi video delle équipe inviati giornalmente ai beneficiari per aggiornarli circa l’attuale situazione sanitaria. Inoltre, le équipe hanno creato uno “Sportello Telefonico Amico” a favore dei beneficiari. Incontri specifici sono dedicati al rafforzamento delle competenze di economia famigliare: dalla sensibilizzazione allo spreco e al riutilizzo di materiali in modi alternativi e creativi, orientando i genitori anche al non farsi prendere dal panico nell’utilizzo delle fonti economiche di cui dispongono, evitando, ad esempio, l’assalto ai supermercati.
  • Le équipe di progetto continueranno ad offrire ogni giorno il potenziamento didattico “ImpariAmo ad ogni bambino seguendolo individualmente attraverso un piano di studio ad hoc individualizzato di potenziamento, valorizzazione delle competenze e promozione della motivazione, finalizzato a ridurre ed eliminare le difficoltà scolastiche determinate da carenti abilità di base.

I bambini beneficiari del laboratorio saranno suddivisi tra gli educatori che li seguono nelle attività didattiche. I bambini saranno seguiti e monitorati nell’apprendimento attraverso l’utilizzo di specifici strumenti educativi.

Verranno fornite, inoltre, lezioni di approfondimento online che avranno come obiettivo quello di orientare il potenziamento in base al progetto educativo individuale di ciascuno. I bambini saranno accompagnati dall’educatore grazie anche al supporto dell’App “WESCHOOLSuperpowers to the teachers!”, in modo da condividere strumenti didattici e monitorare i progressi.

Particolare attenzione è dedicata al supporto dei più piccoli nella spiegazione del Coronavirus in relazione alla paura. L’uso di metafore e di fiabe sono utilizzate come ambiente di apprendimento dove i più piccoli possono comprendere che è possibile riconoscere e superare la paura.

Sono individuati, inoltre, dei role model che possano fungere da modelli positivi da cui tratte ispirazione, forza e determinazione. Verrà studiata la storia di donne e uomini che hanno lasciato un segno positivo nella società. L’utilizzo di apposite schede didattiche permette di approfondire, anche nella forma del gioco, temi diversificati.

Tutte queste attività sono realizzate in modalità individuale in modalità “a distanza” utilizzando WhatsApp e le chiamate da cellulare, annullando le attività domiciliari e quelle che prevedono uno spostamento sul territorio.

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